“Insieme costruiamo salute” è lo slogan dell’edizione 2025 della Giornata Internazionale dell’Infermiere.
Infermieri come angeli di speranza, eroi di umanità che fronteggiano le sfide quotidiane della cura e dell’assistenza non solo tra le corsie, ma nella comunità, tra la gente, disseminando sorrisi e passione.
“La questione infermieristica non riguarda solo la singola professione, ma l’intero Paese che invecchia sempre di più e con sempre maggiori bisogni sociosanitari – commenta la presidente della FNOPI, la dottoressa Barbara Mangiacavalli -. Nelle nostre regioni, sempre più persone vivranno con patologie croniche già diagnosticate, per le quali la sfida non sarà solo clinica, ma soprattutto assistenziale: prevenzione secondaria e terziaria, gestione quotidiana delle terapie, educazione alla salute, monitoraggio, attivazione delle reti comunitarie, sviluppo o mantenimento dell’indipendenza”, dice.
“È un cambiamento epocale che chiama in causa il territorio, non come luogo residuale, ma come fulcro del sistema sanitario – aggiunge -. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a un modello che non risponde più alle esigenze reali delle persone. Il futuro della sanità si gioca nelle case, nei quartieri, nelle relazioni. E sarà il capitale umano – adeguamento formato, valorizzato e integrato – a fare la differenza. Il problema della carenza infermieristica, analizzato in tutto il Rapporto, non si risolve solo con incentivi economici. Serve rendere attrattiva la professione, offrendo reali possibilità di carriera clinica, percorsi di crescita e riconoscimento professionale”, sottolinea la dottoressa Mangiacavalli, la quale, per l’occasione, ha personalmente inviato un messaggio d’augurio alle federazioni (GUARDA IL VIDEO).
Su questa falsariga, dunque, le parole della presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro, la dottoressa Giovanna Cavaliere: “Ringrazio la presidente Mangiacavalli per averci inviato il suo saluto, percepito da tutti come uno sprone all’innovazione della professione infermieristica, che sta risentendo di scarsa attrattività – osserva la dottoressa Cavaliere –. Noi presidenti, però, abbiamo il compito di contribuire a dare una ventata di novità”.
“In tal senso, auspico l’introduzione delle specializzazioni universitarie – aggiunge la presidente dell’OPI di Catanzaro -. Gli infermieri non sono più ‘tuttologi’: ognuno deve intraprendere un percorso di specializzazione in un determinato ambito sanitario. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, cooperando con l’Università”, sostiene.
“Ringrazio tutti gli infermieri della provincia di Catanzaro per il loro operato encomiabile – conclude Giovanna Cavaliere –, sempre al fianco dei pazienti nel nome di quella umanizzazione delle cure, anche un semplice sorriso”.